In bigiotteria e gioielleria si utilizzano vari termini “commerciali” per identificare e caratterizzare i vari tipi di perla:
PERLE NATURALI
Perle di fiume, perle di lago, perle di acqua dolce, perle oceaniche, perle di mare, perle di acqua salata
PERLE ARTIFICIALI
Perle di Maiorca, perle di kultra, Resinpearl, Sunpearl…
RESINPEARL
In commercio si trovano perle prodotte artificialmente dall’uomo ma apparentemente simili a quelle delle ostriche. Hanno un’anima di resina e la copertura esterna si fa con materiali e vernici che imitano l’effetto della madreperla. La tecnica è ad immersione in vasche di vernici madreperlate e con una successiva essiccatura a forno. Vengono denominate RESINPEARL. Per le materie prime usate, che hanno un peso specifico leggero, vengono utilizzate per la creazione di collane con perle di diametro importante.
SUNPEARL
Sono un altro tipo di perle sintetiche, più conosciute con il nome di “Perle di Maiorca”. Il nome deriva dal nome dell’isola Maiorca, e sono prodotte da un’azienda spagnola. Sono realizzate immergendo normali perle di vetro in una “vernice” di copertura composta da scaglie di pesce, resina acrilica e cellulosa, che le rende esteticamente brillanti e molto simili alle perle vere. Esistono altre produzioni similari alla “sorella” spagnola. Si tratta di perle artificiali e quindi perle false ma molto ingannevoli, ricoperte poi da uno smalto perlato indelebile. Potremmo definire le perle di Maiorca, le perle di Kultra e le SUNPEARL come le perle artificiali più realistiche in commercio, spesso utilizzate per collane di perle false e imitazioni di gioielli anche di pregio.
PERLE COLTIVATE
Le perle coltivate vengono prodotte con un processo, detto di nucleazione consiste: nell’aprire l’ostrica per circa 2-3 centimetri per poi innestarvi all’interno il “nucleo”, che in genere è un pezzetto di plastica della forma desiderata. In seguito il processo di formazione della perla sarà lo stesso di quello delle perle naturali: l’ostrica coprirà di madreperla l’intruso, assecondando la forma del corpo estraneo inserito (un pezzetto sferico genererà una perla tonda, uno allungato una perla ovale). Alle perle si associa la forma sferica, ma possono in realtà avere forme diverse a seconda del nucleo che è stato inserito nell’ostrica. Possiamo quindi avere perle più o meno tonde, ovali, a bottone, a goccia, a pera, a forma di croce, barocche, ecc.). Le perle barocche, chiamate anche scaramazze, sono quelle di forma irregolare, non associabile a nessuna figura geometrica. Perle naturali Le perle “naturali”, ossia quelle che si formano per caso in natura senza alcun intervento dell’uomo, ha lo stesso processo di quello delle perle coltivate: ovvero l’ostrica coprirà di madreperla il corpo estraneo entrato naturalmente, assecondando la forma dell’intruso (un pezzetto sferico genererà una perla tonda, uno allungato genererà una perla ovale. LA
CLASSIFICAZIONE DELLE PERLE
Le perle non sono esteticamente tutte uguali, ma vengono classificate in base alla lucentezza. La più pura e riflettente è contrassegnata con la sigla AAA, mentre la meno pura e più opaca da una semplice A. In mezzo ci sono le fasce intermedie AA e A+.
COME DISTINGUERE LE PERLE VERE DALLE FALSE
Strofinando delicatamente una perla sui denti, si può percepire una leggera rugosità, tipica delle perle vere, grazie alla durezza della madreperla. Le imitazioni risultano completamente lisce, uniformi, perfette. Il metodo più semplice, richiede solo un’attenta osservazione a occhio nudo delle perle, che se presentano imperfezioni di qualsiasi tipo sono sicuramente perle naturali.



